Cos’è il trattamento di fine mandato?

Il trattamento di fine mandato è una voce di bilancio che permette importanti posticipi di tassazione e risparmi fiscali per l’azienda. E’ esattamente una riserva che le società, come ad esempio una S.r.l, possono accantonare per i propri amministratori, in modo da ricompensarli al termine del loro mandato. Una forma di compenso differito per il loro servizio, nel momento in cui lasceranno l’incarico.

Quali benefici porta all’azienda?

Ogni anno la società accantona delle somme, stabilite nello statuto, che verranno erogate a fine mandato per l’appunto. Le somme accantonate ogni anno, vengono considerate come un costo per l’azienda e di conseguenza risultano interamente deducibili, riducendo dunque il reddito imponibile della società stessa e consentendo di pagare meno tasse nell’anno dei versamenti. Tasse risparmiate che possono essere utilizzate diversamente dall’azienda per altri investimenti interni o dedicate ad altri progetti.

Quanto si risparmia fiscalmente e come viene tassato alla fine

Al momento in cui l’amministratore ritira il TFM alla fine del mandato, questo importo viene tassato come un reddito da lavoro. Tuttavia, può godere di una tassazione agevolata in quanto viene considerato come “reddito diverso”, con un’aliquota minore rispetto a quella ordinaria del reddito da lavoro dipendente.

Infatti la tassazione applicata sarà l’aliquota media in base al reddito netto degli ultimi 3 anni dell’amministratore. Facciamo un esempio in modo da capire meglio. Ipotizziamo di avere una S.r.l. con due soci e 100.000 € di utile da dividere o poter recuperare. Se i due soci decidessero di darsi 10.000 € di compenso in più la tassazione sarebbe pari a quasi un 50% (includendo IRAP, IRPEF, addizionali regionali e comunali se presenti). Se decidessero di prendere 10.000 € dagli utili aziendali la tassazione sarebbe pari a circa un 48% (IRES + IRAP + tassazione Utili 26%).

Se invece decidessero di accantonare 10.000 e di TFM ciascuno, quando andranno a recuperarli pagheranno l’IRAP (3,90%) + la tassazione separata con aliquota media (circa un 35,64%). Nella peggiore delle ipotesi, parliamo di un risparmio del 10%/15% ogni anno. Inoltre accantonando 10.000 € ciascuno, abbasserebbero l’utile di 20.000 €, risparmiando subito il 30% su tale somma (6000 €).

Perché accantonarlo attraverso una polizza assicurativa?

• Insequestrabilità e impignorabilità secondo regole e limiti previsti nell’articolo 1923 del codice civile
• Rivalutazione nel tempo con interesse composto sui capitali investiti
• Miglioramento del rating creditizio
• Programmazione degli accantonamenti e della liquidazione del TFM che salvaguarda l’equilibrio delle finanze aziendali